Sport a scuola

17.02.2018

Anche quest'anno la Regione Veneto ha organizzato nelle scuole di ogni ordine e grado le "Giornate dello sport" finalizzate alla promozione della cultura sportiva e alla diffusione della sua pratica.

Io sono stata invitata in tre istituti, ben diversi tra loro: la Scuola Primaria "G. Cracco" di Novale di Valdagno, l'I.P.S.S.A.R "P. Artusi" di Recoaro Terme e la Scuola Secondaria di primo grado "G. Zanella" di Sandrigo.

Sono state tre esperienza diverse tra loro perchè, logicamente, l'età degli alunni e degli studenti era ben diversa in ogni scuola, però ho imparato tanto in tutte le situazioni, in particolar modo, che, se stimolati a dovere, bambini e ragazzi sono curiosi e sensibili e hanno tanta voglia di imparare e soprattutto di provare e mettersi in gioco.

Giovedì 15 con lo squillo della prima campanella sono entrata alle elementari: prima le classi quinte, poi le quarte, infini le terze. Nonostante i bambini rientrassero da tre giorni di vacanza di Carnevale, erano entusiasti di tornare in classe. I più grandi mi conoscevano già perchè ero stata con loro lo scorso anno, quindi sapevano già tutto di triathlon e abbiamo parlato di tanti argomenti legati al mondo dello sport in generale ( le regole degli sport da loro praticati, l'importanza del rispetto delle stesse e degli avversari, la bellezza delle emozioni che si vivono praticando un'attività che piace), mentre per gli altri era la prima volta. D'accordo con le maestre, avevo portato con me gran parte del materiale che utilizzo per allenarmi e gareggiare: la muta, la cuffia, gli occhialini con le lenti chiare e quelli con le lenti scure, la bici, il casco, le scarpe da bici e quelle da corsa. Ho spiegato loro a cosa servono e le particolarità del triathlon. Ho permesso loro di toccare e provare il materiale e il loro entusiasmo era palpabile. Chissà che un giorno, in questa scuola così vicina a dove sono nata e cresciuta, un giorno non riusciamo ad organizzare qualcosa di pratico all'aperto invece che solo teorico in aula...è uno degli obiettivi che voglio realizzare con il Martina Dogana Triathlon Team, non lo nascondo!

Al pomeriggio, dopo un allenamento in pausa pranzo, è toccato alle superiori. Devo essere sincera, quando posso scegliere, preferisco portare la mia esperienza ai bambini più piccoli, piuttosto che a ragazzi adolescenti che spesso sono disinteressati e un po' spenti. Tuttavia mi sono ricreduta perchè all' "Artusi" di Recoaro ho trovato un'atmosfera e un'attenzione migliore di quella che temevo. Certo, parlare di triathlon in un ambiente estraneo a quello sportivo non è mai facile, lo capisco benissimo, ma i ragazzi e i professori hanno dimostrato ancora una volta curiosità e interesse verso il "mio" mondo. Spero di essere riuscita a far capire quanto sia importante per la salute praticare attività fisica, perchè alla fine è questo quello che conta!

Venerdì 16 è stata la volta di recarmi a Sandrigo, presso l'Istituto Comprensivo "G. Zanella". Qui l'organizzazione era più complessa perchè non ero la sola a intervenire davanti ai ragazzi delle classi seconda e terza media. Grazie al lavoro delle Agenzie Educative che riuniscono il Comune, le scuole e il Comitato dei Genitori, la parrocchia e le associazioni sportive del territorio, è stata organizzata una bellissima conferenza con lo sport e i suoi valori a fare da filo conduttore. Il mio amico Salvatore Sabino è stato il bravissimo moderatore e presentatore dell'evento. Oltre a me, sono intervenuti il pugile Luca Rigoldi, il free climber e viaggiatore Simone Salvagnin e il velista Andrea Stella (vi invito a visitare ognuno dei loro siti internet per vedere che persone eccezionali sono e quello che fanno!).

Ognuno di noi ha portato la propria esperienza di vita e di come la passione per la propria disciplina sportiva sia il motore per andare avanti in situazioni più o meno difficili o il modo per sentirsi realizzati e di come la disciplina e l'allenamento siano le basi per formare il proprio carattere. I ragazzi ci hanno accolto alla grande e ci hanno stupito con domande molto mature e attente, alcune ci hanno fatto riflettere.

Alla sera con Luca e Simone e con il calciatore locale Giuseppe Margiotta, siamo tornati nella stessa sede per riportare le nostre esperienze ai genitori e agli adulti di Sandrigo. é stato un altro momento per riflettere sull'importanza dello sport per diffondere i valori etici e civili.

Voglio ringraziare veramente di cuore le maestre, i professori e i genitori per avermi dato questa opportunità unica. Come ho detto ieri sera, per me è un onore poter portare la mia esperienza di triathleta ai ragazzi ed è un onere far capire loro l'importanza di avere dei valori e di seguire determinati principi. Tornare a scuola, anche se dall'altra parte, è sempre un'opportunità e un modo per mettersi in gioco. In più avere l'occasione di ascoltare esperienze altrui è sempre un modo per crescere.