23.05.2016
Ieri, 22 maggio 2016, a Lovere, sulla costa bergamasca del lago d'Iseo, si è svolto il Campionato Italiano di Triathlon Medio, valido per l'assegnazione dei titoli individuali assoluti e di categoria e per quelli a squadre.
La giornata era perfetta per gareggiare, forse in tanti hanno patito per il primo vero caldo della stagione, ma io non l'ho sofferto più di tanto anche perchè sono riuscita a idratarmi e bagnarmi con regolarità.
Veniamo alla gara: la partenza della batteria femminile alle 8, a seguire le batterie maschili. Il lago era piatto e l'acqua fresca, ma sopportabile. Io ho nuotato bene: sono riuscita a tenere i piedi di Marta Bernardi, Elisabetta Curridori e Michela Tessaro e siamo uscite a poco più di 3' da Margie Santimaria e Michela Menegon che normalmente ci distanziano molto di più. In bici ho avuto subito sensazioni buone, ma l'esperienza mi ha insegnato di gestirmi e non strafare per due motivi: il percorso molto duro e il caldo. Così ho controllato, specialmente nella parte in salita, e ho continuato a mangiare e a bere: piccoli bocconi e tanti sorsi a distanza ravvicinata per non rimanere senza benzina. Nella prima parte di gara ho mantenuto il distacco da Margie e già questo era un buon segnale perchè nelle ultime gare lei aveva dimostrato di andare molto forte in bici. Putroppo verso metà della frazione di bici l'ho vista ferma a bordo strada a causa di una foratura. Mi è dispiaciuto sinceramente per lei, perchè so quello che si prova in queste situazioni avendolo provato sulla mia pelle e anche perchè mi sarebbe piaciuto di più giocarmi la gara "ad armi pari". Ma lo sport è fatto anche di fortuna e ieri si vede che era più dalla mia parte che dalla sua! Sono sicura che Margie avrà modo di rifarsi visto che è molto giovane! Dopo qualche chilometro ho chiuso il gap con Michela Menegon e abbiamo proseguito praticamente insieme (nel rispetto del no-draft ovviamente) fino in zona cambio. Non ci crederete, ma Michela continuava a spronarmi e a farmi il tifo: queste sono cose che succedono solo nel triathlon! Lei ha fatto una transizione leggermente più veloce, io mi sono presa il tempo per indossare bene i calzini (e finalmente una gara finita senza vesciche!) e sono partita. Mi sono accorta subito che sarebbe stata dura e che non dovevo sottovalutare il caldo perchè ho avvisato un principio di crampi ai quadricipiti. Di nuovo l'esperienza che mi diceva di fare passi piccoli per non sprecare energie preziose e tenere alta la frequenza, di continuare a mangiare e di fermarmi ai ristori per riuscire a bere e a bagnarmi la testa. Michela ha imposto un ritmo impazzito nel primo dei 5 giri previsti. Io mi sono resa conto che il ritmo era troppo alto e l'ho lasciata andare, tenendola però a distanza di sicurezza. Ho impostato il mio di ritmo e ho avuto ragione perchè alla fine del secondo giro l'ho ripresa e sono riuscita a staccarla. Da quel momento ho pensato solo a gestire visto che dietro, in terza posizione, ci seguiva Marta Bernardi, ma mi sono accorta subito che non era la sua giornata perchè perdeva terreno. Onore a lei che, nonostante una giornata storta, ha stretto i denti e ha portato a casa il suo primo Campionato Italiano di Medio. Sono riuscita a "rilassarmi" solamente all'ultimo chilometro, quando ormai era chiaro che stavo per vincere il mio SESTO titolo italiano assoluto (tra lungo e medio): è stato bello dare il cinque ai miei compagni di squadra e ai tanti amici anche loro in gara.
Il rettilineo finale è pieno di flash: il mio compagno di squadra Matteo che si è fermato per abbracciarmi e poi è ripartito per finire la sua gara, il cinque agli spettatori, l'esplosione dorata mentre alzavo lo striscione, l'abbraccio con la mia super coach Edith, con mia sorella, mia mamma, Mirco e gli altri amici, le foto e l'autodedica (questo titolo me lo sono voluto regalare senza che nessuno si offenda!). E poi l'arrivo di Michela e Marta e il selfie del podio (versione Triathlon 2.0).
Il tempo è volato tra l'antidoping e il pasta party, una birretta e un gelato per festeggiare il mio titolo e quando meno ce l'aspettavamo è arrivata la notizia che CYLaser Triathlon Team Schio ha vinto anche la classifica a squadre femminile grazie alla somma dei tempi: oltre al mio, quello di Irene Coletto, Roberta Fedeli e Marzia Panizza. Non riesco ad esprimere la gioia che ho provato nel salire sul podio e vestire la maglia di Campionesse Italiane e di cantare l'inno di Mameli con queste ragazze. Ognuna di noi ha avuto le sue difficoltà in questo periodo e questo successo ci ripaga senz'altro di tutto.
Grazie anche ai "maschietti" CYLaser perchè abbiamo dato prova di essere una squadra neonata, ma molto affiatata e aguerrita. Mi viene da dire che siamo solo all'inizio e il bello deve ancora venire!
Complimenti a Giulio Molinari che ha vinto la gara maschile confermando il pronostico della vigilia, e a tutti i finisher di questa gara impegnativa, ma organizzata in maniera impeccabile da Eco Race: quando si gareggia in piena sicurezza è già di per sè un successo!