Giornata dura all'Ironman 70,3 Lanzarote

25.09.2016

Ironman 70,3 lanzarote.

Sapevo che questa gara sarebbe stata molto dura, sia per i percorsi selettivi che per il livello delle mie avversarie e per il mio attuale stato di forma da costruire, quindi ero pronta a soffrire. Non ero però pronta a partire ancora più debilitata del previsto. Purtroppo ieri mattina mi sono svegliata con dei dolori alla pancia e ho avuto non pochi problemi intestinali. Poco prima della partenza ho anche vomitato. Certo non è stato per colpa dell'agitazione pre gara (ero davvero tranquilla), piuttosto penso sia dovuto a qualcosa che ho mangiato a cena la sera prima anche se non ho ancora capito cosa possa essere stato. Ho deciso comunque di provare a partire visto che ormai mi ero liberata del malessere.

Il nuoto per noi PRO era senza muta, così ho optato per fare attivazione a secco e non riscaldamento in acqua perchè sarebbe stato troppo freddo entrare in acqua e poi uscire per aspettare 10'-15' la partenza. Tutto sommato ho nuotato bene: il percorso era in una laguna quindi senza onde e con tante boe segnaletiche. Quando si è alzato il sole non mi ha infastidito più di tanto visto che sono riuscita a nuotare dietro a due avversarie che facevano la traiettoria corretta, quindi ho anche risparmiato un po' di energia.

Una volta salita in bici ho subito capito che non era giornata: le sensazioni non erano proprio le peggiori, ma le gambe non spingevano come avrei voluto. C'era un vento fortissimo, dava molto più fastidio nei falsopiani in discesa dove era contrario e dove bisognava spingere quasi fossimo in salita. La salita, quella vera di 12km, alla fine è stato quasi il pezzo più facile visto che non c'era vento e quindi si poteva pedalare e basta, senza dover stringere il manubrio per paura che qualche folata improvvisa ti spostasse. Devo dire che il percorso era davvero bello, ma non sono riuscita a godermelo fino in fondo. Ho cercato di restare lucida e di gestire le poche energie e ho perso davvero tanto dalle mie avversarie. Ma ero qui soprattutto per vedere come avrebbero reagito il mio fisico e la mia testa dopo il periodo di stop forzato e non per cercare a tutti i costi il risultato. Forse non tutti riusciranno a capire quello che voglio dire, ma a volte le gare servono per fare ulteriore esperienza e per mettersi ancora una volta alla prova, anche dopo 20 anni!

Sono arrivata in T2 con un gap imbarazzante e non ero sicura che correre fosse la cosa migliore da fare, ma ho iniziato anche la terza frazione. Anche questa molto dura e muscolare. Mi sono detta "faccio un giro e poi mi fermo" perchè le gambe erano ingessate. Alla fine del primo giro ho cominciato a sentire i piedi più reattivi (in fondo sono gambe che di Ironman ne hanno fatti parecchi e se lo ricordano bene!) e ho deciso di continuare fino alla fine perchè comunque le gare vanno onorate.

Se guardiamo la classifica, quella di ieri non è certo stata una prestazione degna di nota, ma per me le gare non si esauriscono nel risultato cronometrico. Ieri ho capito che fisicamente non ho ancora recuperato e devo lavorare parecchio per tornare in forma, ma che la mia testa c'è ancora.

Il triathlon ti chiede tutto quello che hai, ma ti insegna tanto, anche dopo 20 anni di esperienza e io ho ancora tanta voglia di imparare!!

Grazie a tutti i miei supporters che non mi lasciano mai sola!